Il sentiero 25 è un interessante itinerario che conduce da Serravalle di Carda a Pieia, attraversando una zona selvaggia ed impervia e che va affrontato con cautela in quanto, nonostante il dislivello affrontato sia esiguo, presenta numerosi tratti abbastanza esposti e passaggi su roccette che necessitano una certa cautela.
Si parte dall’ampio piazzale retrostante il cimitero di Serravalle, che si raggiunge da una strada su cui è anche presente l’insegna “Trekking dei Fuochi”.
L’inizio è piuttosto facile, si segue una stradina sbrecciata che costeggia alcune vecchie costruzioni, per poi svoltare a destra nei pressi di una piccola croce metallica, imboccando il sentiero vero e proprio.
E’ necessario fare attenzione ai segni soprattutto in questo tratto iniziale, cosa comunque facilitata dalla recente risistemazione del sentiero (con attribuzione del nuovo numero 225), in quanto seguirli risulta fondamentale per non perdere l’orientamento, data la conformazione particolarmente impervia del luogo.
Si supera dapprima una piccola radura (qui la traccia è veramente debole), quindi si incontrano i primi passaggi esposti, da affrontare con cautela, per poi raggiungere la Forra della Cornacchia, meta di appassionati di torrentismo, che il sentiero attraversa proprio tra due salti permettendo, se affrontato nella stagione invernale, di ammirare le cascatelle formate dalle impetuose acque.
Oltrepassata la forra bisogna fare attenzione ad un tratto molto esposto, dove è stata fissata una corda per agevolare il passaggio, da utilizzarsi soprattutto nelle stagioni umide quando il fondo può essere parecchio scivoloso. Successivamente il sentiero sale su alcune rocce, sono passaggi non troppo impegnativi ma è comunque necessario l’uso delle mani, seguito da continui saliscendi con il paesaggio che si apre decisamente sulla destra, lasciando ammirare un bel panorama sulla valle sottostante e sull’abitato di Valdara.
Il percorso prosegue alternando tratti in cui si immerge nel bosco a passaggi esposti e panoramici, incontra il bivio con il nuovo sentiero che permette di affrontare la bella cresta del Cambusone, fino a raggiungere l’alveo del Fosso di Trilla (anche qui a poca distanza vi è una bella forra su cui si pratica torrentismo), oltrepassato il quale si esce in breve su di un ampio prato dal quale si diparte una stradina che conduce alla carrozzabile che sale da Pieia verso la vetta del Monte Nerone.
L’ultima parte del sentiero si svolge proprio sulla strada che perde dolcemente quota in una bella valle, caratterizzata dai panorami sui sovrastanti Sasso del Re e Sasso della Rocca, fino a raggiungere una grande spianata erbosa al cui termine è posto il caratteristico abitato di Pieia.
Da questo punto si dipartono diversi altri sentieri, il 20 che conduce a Cerreto passando per l’arco di Fondarca, il Sentiero Italia che conduce in vetta ed il selvaggio sentiero 21 che sale alla volta dei prati della Montagnola.

