Sentiero CAI n. 21

  • Monte Nerone Sentiero 21 - immagine 1
    Il bivio con il Sentiero Italia, si prosegue verso destra
  • Monte Nerone Sentiero 21 - immagine 2
    Il sentiero è ben intuibile anche se talvolta un po' esposto
  • Monte Nerone Sentiero 21 - immagine 3
    Passaggio su roccia da affrontare con attenzione
  • Monte Nerone Sentiero 21 - immagine 4
    Si prosegue in ambiente molto aspro
  • Monte Nerone Sentiero 21 - immagine 5
    La Tana Baldina, formazione carsica di notevole interesse
  • Monte Nerone Sentiero 21 - immagine 6
    Altro passaggio complicato su roccia, attenzione a non scivolare
  • Monte Nerone Sentiero 21 - immagine 7
    Si esce dall'ambiente selvaggio e si inizia a salire repentinamente
  • Monte Nerone Sentiero 21 - immagine 8
    Si affianca una nuova formazione rocciosa
  • Monte Nerone Sentiero 21 - immagine 9
    In questo tratto le pendenze sono veramente notevoli
  • Monte Nerone Sentiero 21 - immagine 10
    Un traverso consente di recuperare un po' di fiato
  • Monte Nerone Sentiero 21 - immagine 11
    Superata questa rampa si giunge a Pian di Sasso
  • Monte Nerone Sentiero 21 - immagine 12
    Da qui si affronta la cresta finale per salire sulla Montagnola
  • Monte Nerone Sentiero 21 - immagine 13
    La vetta della Montagnola, con la vetta principale del Nerone sullo sfondo
Comprensorio:
Monte Nerone
Località partenza:
Pieia
Località arrivo:
Monte del Pantano
Lunghezza:
4,1 km
Difficoltà:
EE
Numero:
21
Nuova numerazione CAI:
221
222
Tempo andata:
2,45 - 3,00 ore
Tempo ritorno:
2,00 - 2,15 ore
Quota partenza:
650 metri
Quota arrivo:
1360 metri
Quota massima:
1486 metri
Dislivello positivo:
850 metri
Dislivello negativo:
140 metri

Il Sentiero 21, che congiunge Pieia ai prati compresi tra le cime della Montagnola e del Monte del Pantano, è indubbiamente uno dei più belli e difficili del comprensorio del Monte Nerone, ed è un vero peccato che sia attualmente poco frequentato e contraddistinto da una segnatura insufficiente (per fortuna alcuni segni rossi sono stati aggiunti di recente, ma sicuramente l’orientamento resta difficile..).

Si parte, come detto, dall’abitato di Pieia, percorrendo un primo tratto (breve ma molto ripido) comune con il Sentiero Italia, per poi abbandonare quest’ultimo svoltando verso destra all’altezza di un bivio difficile da individuare, perché nascosto dalla vegetazione e perché il segno su albero è diventato quasi invisibile…

Superato l’incrocio si abbandona il ripido ghiaione per salire su terreno duro, con passaggi su roccette e pendenza sempre molto elevata, inoltrandosi nel maestoso versante sud del Nerone affiancati da pareti strapiombanti di rara bellezza.

In questo tratto la segnatura è dignitosa anche se datata, mantenere l’orientamento risulta essere relativamente semplice anche se occorre fare attenzione ad alcuni passaggi, soprattutto nell’attraversamento di un paio di impluvi, perché l’ambiente è selvaggio ed il rischio di scivolare è sempre in agguato.
L’onnipresente bosco che caratterizza questa zona lascia solo poche aperture, ma su un paio di esse vale veramente la pena di fermarsi ad ammirare il panorama sulla valle sottostante, con il paese di Pieia e l’arco di Fondarca che dall’alto si mostrano in tutta la loro bellezza…

Terminato il lungo traverso in salita si riprende fiato per un attimo, in falsopiano, per poi sbucare su una ripida cresta, nei pressi della Tana Baldina, una grandiosa formazione carsica che, deviando leggermente dal sentiero, merita sicuramente una visita.

Questo è un punto dove fare molta attenzione, si incrocia il sentiero 23 che prosegue diritto verso i prati di Cuparello, mentre il 21 svolta a sinistra, in nettissima salita, ed è molto complesso da individuare, fortunatamente alcuni segni aggiunti di recente permettono di capire la direzione giusta, in quanto la traccia è inesistente e senza di essi risulterebbe impossibile proseguire (infatti questa parte del sentiero è stata cancellata dalle cartine più recenti, si consiglia di proseguire solo ad escursionisti esperti).

Seguendo i segni si riesce a risalire la ripida cresta, in un ambiente costituito da prati alternati a passaggi su roccia, con alle proprie spalle una visuale panoramica che si fa sempre più affascinante man mano che si sale di quota.

Giunti a circa 1250 metri di altitudine si affronta un traverso, prevalentemente pianeggiante ma su terreno difficoltoso (qui i segni scarseggiano, occorre andare un po’ ad intuito), che consente di superare un paio di piccole creste boscose per giungere infine sui prati di Pian del Sasso (dove si incontra il sentiero 22 che scende verso il sottostante Sentiero Italia), sovrastati dall’imponente cresta aerea della Montagnola.

Da questo punto risulta impossibile individuare il tracciato originale, che attraversava il bosco a mezza costa aggirando la Montagnola per giungere ai piedi del Monte del Pantano, ma è possibile portare a termine l’escursione seguendo il filo di cresta, cosa peraltro molto appagante dal punto di vista panoramico (molto bella ed imponente da questa angolazione la vetta del Monte Nerone, verso nord-ovest), con la possibilità di raggiungere anche la vetta prima di scendere sui prati e ricongiungersi con il Sentiero Italia, nei pressi della strada asfaltata che sale da Cerreto, dove il sentiero 21 termina.

Mappa interattiva

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