Sentiero CAI n. 57

  • Monte Catria Sentiero 57 - immagine 1
    Il sentiero parte dalla vecchia strada asfaltata
  • Monte Catria Sentiero 57 - immagine 2
    Si sale nella stretta valle del Mandrale
  • Monte Catria Sentiero 57 - immagine 3
    L'ingresso del "Grottone", detto anche "Buca del Mascarello"
  • Monte Catria Sentiero 57 - immagine 4
    L'incrocio con il Sentiero Frassati
  • Monte Catria Sentiero 57 - immagine 5
    Si costeggia un'area attrezzata
  • Monte Catria Sentiero 57 - immagine 6
    La traccia diventa molto ampia
  • Monte Catria Sentiero 57 - immagine 7
    In vista della Bocca della Valle
  • Monte Catria Sentiero 57 - immagine 8
    Prima di raggiungere la strada si incontra una vecchia fonte
Comprensorio:
Monte Catria
Località partenza:
Valle Mandrale
Località arrivo:
Casa Mochi
Lunghezza:
3,3 km
Difficoltà:
E
Numero:
57
Nuova numerazione CAI:
260A
Tempo andata:
2,00 - 2,15 ore
Tempo ritorno:
1,15 - 1,45 ore
Quota partenza:
680 metri
Quota arrivo:
1152 metri
Quota massima:
1152 metri
Dislivello positivo:
540 metri
Dislivello negativo:
68 metri

Il sentiero 57 del Monte Catria (nella nuova numerazione indicato come 260A) è un itinerario poco frequentato e (purtroppo) caratterizzato da scarsa manutenzione, che attraversa la bella valle del torrente Mandrale conducendo alle pendici del monte Acuto.

La partenza era posta sulla strada che da Colombara sale al monte Catria, in corrispondenza di un secco tornante posto dopo circa 5km dall’inizio della stessa. A seguito dell'alluvione del 15 settembre 2022 risulta complicato raggiungere il percorso, dal momento che il tratto di strada a valle è assolutamente impraticabile. E' possibile giungere al punto di partenza del sentiero soltanto percorrendo a piedi i 5km da Colombara.

L’attacco del sentiero è stato, recentemente, deturpato in maniera piuttosto evidente da un’operazione di disboscamento della zona, tanto che al posto della debole traccia è ora presente un’evidente stradina sterrata che si inoltra nel bosco, circondata da una notevole quantità di alberi abbattuti. Il sentiero vero e proprio si trova al termine della “devastazione”, sepolto da tronchi e rami tagliati, cosa che ne rende quasi impossibile l’individuazione e molto difficile la percorrenza, almeno nel suo tratto iniziale (il fatto che i rami non siano stati rimossi indica quanto poco frequentato sia questo percorso).

Una volta aggirato il difficile ostacolo, però, l’ambiente circostante mostra le sue meraviglie, con la debole traccia che si inoltra (con discrete pendenze) in una stretta valle dall’aspetto selvaggio ed affascinante, risalendo il corso del torrente circondata da alte pareti rocciose. Da un’alta parete, sulla sinistra, l’acqua forma delle piacevoli cascatelle, mentre si continua a risalire senza sosta, fino a raggiungere, dopo aver guadagnato circa 200 metri di dislivello, l’ingresso della Buca del Mascarello, posta sempre sulla sinistra della traccia.

Da questo punto l’ampiezza della valle inizia ad aumentare, le pendenze si fanno molto più dolci e si raggiunge, in breve tempo, l’incrocio con il sentiero Frassati che proviene da Valpiana, diretto a Fonte Avellana. Il 57 prosegue diritto, incontrando alcune piccole aree attrezzate con panchine e tavolini, con la traccia che si fa sempre più ampia fino a raggiungere gli ampi prati della cosiddetta “Bocca della Valle”, ai piedi del Monte Acuto, nei pressi del rifugio “Casa Mochi”.

Qui il sentiero ha termine, in una zona di elevato valore paesaggistico e punto di incrocio con molti altri tracciati (vi confluiscono, infatti, il 68 che sale da Chiaserna, il 58 che conduce in vetta all’Acuto, il 65 proveniente dal Rifugio Le Gorghe ed il 63 che conduce alla Fonte del Faggio).

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