Il sentiero 452 (nuovo percorso, precedentemente con la stessa numerazione vi era un sentiero che partiva da San Gervasio) della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo è un lungo itinerario (più di 9km) che collega il Rifugio La Pradella con la vetta secondaria denominata "La Pianaccia", tagliando a mezza costa tutto il versante sud della montagna ed attraversando alcuni caratteristici borghi rurali.
Il primo tratto del percorso è abbastanza duro, si sale oltrepassando alcune piccole svolte all'interno di un bosco di conifere (tratto in comune con il sentiero 450A) e guadagnando circa 100 metri di quota, fino a raggiungere un'area di sosta con tavoli e panchine, presso la quale i tracciati dei due sentieri si dividono.
Si prosegue sulla destra iniziando a scendere di quota, con il sentiero che si immette in una bella e comoda carrareccia che rappresenta il tratto più rilassante dell'intero percorso. Ai lati della strada si possono notare diversi affioramenti di Scaglia Rossa, roccia tipica della zona. In breve si raggiunge il borgo disabitato di Ca' Bartoccio, seguito a breve distanza da quello invece ancora abitato di Ca' Luccio, presso il quale è possibile anche far rifornimento d'acqua in una fonte.
Superato l'abitato si scende di quota apprezzando il bel panorama sulla valle sottostante, fino a raggiungere un incrocio dove la strada riprende a salire, con pendenze abbastanza comode. In breve si oltrepassano prima una graziosa chiesetta e successivamente l'interessante borgo rurale di Scotanelli, molto ben conservato.
La strada sbrecciata prosegue in salita inizialmente all'interno del bosco, quindi esce sui prati raggiungendo in breve un'altra bella area di sosta, da cui tra l'altro si gode di un panorama superbo su tutta la catena principale dell'Appennino Umbro-Marchigiano.
In questo punto si svolta a sinistra su strada forestale e si inizia ad affrontare la salita verso La Pianaccia. Le pendenze in questo tratto sono comunque non elevatissime e la salita è abbastanza piacevole e molto panoramica. La strada si perde successivamente nei prati ed in questo tratto si incrocia (attenzione a trovarlo, il cartello segnaletico è caduto in terra) il sentiero 452A che si diparte verso destra alla volta del Rifugio Ca' I Fabbri.
Superato il bivio si continua a salire sui prati fino a raggiungere un'altra carrareccia, oramai a poca distanza dalla Pianaccia, sulla cui vetta sono poste delle antenne.
Percorrendo la strada si giunge in breve ad un nuovo incrocio con il Sentiero 450A, dove il sentiero termina. Seguendo quest'ultimo sentiero e poi salendo sui prati sommitali (ultimo tratto del sentiero 450) si può raggiungere in circa 30 ulteriori minuti di cammino la vetta del Monte Paganuccio.

