Sentiero CAI n. 18

  • Monte Nerone Sentiero 18 - immagine 1
    Il sentiero ha inizio vicino al ponte sul Fosso Tragolone
  • Monte Nerone Sentiero 18 - immagine 2
    Dopo poche centinaia di metri si svolta a sinistra
  • Monte Nerone Sentiero 18 - immagine 3
    Superato il fosso si inizia a salire
  • Monte Nerone Sentiero 18 - immagine 4
    La deviazione per la Grotta di Santa Lucia
  • Monte Nerone Sentiero 18 - immagine 5
    La traccia non è segnata ma ben individuabile
  • Monte Nerone Sentiero 18 - immagine 6 (Grotta di Santa Lucia)
    L'Eremo di Santa Lucia, incastonato nella sua grotta
  • Monte Nerone Sentiero 18 - immagine 6a
    Rientrati sul sentiero principale la traccia si allarga notevolmente
  • Monte Nerone Sentiero 18 - immagine 6b
    La salita è piuttosto piacevole, medie pendenze
  • Monte Nerone Sentiero 18 - immagine 6c
    Sullo sfondo si iniziano ad ammirare le pareti del Monte Cimaio
  • Monte Nerone Sentiero 18 - immagine 7
    Si continua a salire sulla sbrecciata effettuando diverse svolte
  • Monte Nerone Sentiero 18 - immagine 8
    La Fonte dell'Acqua Ghiacciata
  • Monte Nerone Sentiero 18 - immagine 9
    Il sentiero diventa sterrato e continua a salire
  • Monte Nerone Sentiero 18 - immagine 10
    Ultimo tratto prima di uscire sui prati
  • Monte Nerone Sentiero 18 - immagine 11 (Casciaia Mochi)
    L'arrivo alla Casciaia Mochi
Comprensorio:
Monte Nerone
Località partenza:
Cardella
Località arrivo:
Casciaia Mochi
Lunghezza:
5,8 km
Difficoltà:
E
Numero:
18
Nuova numerazione CAI:
221
Tempo andata:
2,30 - 3,00 ore
Tempo ritorno:
1,45 - 2,00 ore
Quota partenza:
530 metri
Quota arrivo:
1205 metri
Quota massima:
1205 metri
Dislivello positivo:
740 metri
Dislivello negativo:
65 metri

L’itinerario ha inizio nei pressi del ponte sul fosso Tragolone, raggiungibile mediante la strada provinciale che da Piobbico conduce a Secchiano, circa un chilometro dopo aver oltrepassato l’abitato di Cardella.

Sulla sinistra, subito prima del ponte, si trova una larga piazzola dove parcheggiare, mentre l’inizio del percorso è sulla destra (segnalato da freccia direzionale indicante tempi di percorrenza ed il nuovo numero attribuito al percorso, il 221), con una prima parte su ampia carrareccia che si segue per circa 500 metri, prima di effettuare una svolta a sinistra (ora facilmente individuabie, dopo il recente intervento di risegnatura del sentiero) e scendere verso il fosso. Sulla destra, lungo la strada, inizia invece il tracciato del sentiero 16.

In questo tratto la vegetazione si fa più fitta, la segnatura è scarsa ma sono presenti, per fortuna, alcune insegne indicanti la Grotta di Santa Lucia, che permettono di trovare il sentierino che si diparte sulla sinistra poco dopo il fosso e che con rapida risalita (circa 50metri di dislivello) conduce alla grotta, una caratteristica formazione sul fianco della parete del Monte Carpineto, nella quale sono presenti vestigia di un antico eremo, del quale oramai rimangono solo tratti del muro che probabilmente chiudeva l’accesso alla grotta e un altare con sopra un rudimentale affresco (in pessime condizioni) raffigurante Santa Lucia. Il luogo è comunque molto suggestivo, anche per la selvaggia posizione, e merita sicuramente una sosta.

Dopo la visita alla grotta si segue il sentiero all’indietro fino all’insegna gialla (le indicazioni sono in tutto 3, due sono rosse quindi non si può sbagliare) che lo indicava, in corrispondenza di un bivio dove, questa volta, si deve svoltare verso destra ed iniziare un tratto in salita con la traccia che prosegue incerta tra gli arbusti, fino a raggiungere, un centinaio di metri più sopra, una ampia piazzola posta al termine della carrareccia che era stata abbandonata in precedenza (in questo punto confluisce anche il sentiero 19 che sale da Fosto.

Da qui si segue la strada, che sale con numerose e piacevoli svolte lungo il fianco del Monte Cimaio, offrendo spettacolari viste delle sue strapiombanti pareti, fino a raggiungere un punto in cui lo sterrato si tramuta in sentiero e, alcune centinaia di metri dopo, si incontra sulla sinistra la Fonte dell’Acqua Ghiacciata, preziosa risorsa che giunge graditissima dopo un lungo tratto senza possibilità di dissetarsi.

L’itinerario volge oramai al termine, infatti dopo pochi minuti di ulteriore cammino si esce dal bosco per trovare un ampio prato, al margine superiore del quale è situata la Casciaia Mochi, piccolo rifugio (generalmente chiuso) e, proseguendo per una breve stradina nel soprastante bosco, si giunge al punto d’arrivo del sentiero posto sulla strada asfaltata che collega la vetta del Monte Nerone con Cerreto e Pianello. Da qui, disponendo di ulteriore tempo, è possibile imboccare il sentiero 24 e giungere fino a Cerreto attraverso una spettacolare discesa su ampi prati.

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