Sentiero CAI n. 450A

  • Gola del Furlo Sentiero 450A - immagine 1 (Rifugio La Pradella)
    L'inizio del sentiero al Rifugio La Pradella
  • Gola del Furlo Sentiero 450A - immagine 2
    Si inizia a salire all'interno del bosco
  • Gola del Furlo Sentiero 450A - immagine 3
    Uno dei vecchi segni indicante il numero 154 (numerazione precedente)
  • Gola del Furlo Sentiero 450A - immagine 4
    Tratto in falsopiano sulla strada forestale
  • Gola del Furlo Sentiero 450A - immagine 5
    Area di sosta attrezzata con panchine e tavoli
  • Gola del Furlo Sentiero 450A - immagine 6
    Si lascia la strada e si riprende a salire
  • Gola del Furlo Sentiero 450A - immagine 7
    Qui le pendenze sono piuttosto impegnative
  • Gola del Furlo Sentiero 450A - immagine 8
    L'ambiente inizia gradualmente ad aprirsi
  • Gola del Furlo Sentiero 450A - immagine 9
    La traccia si fa più debole avvicinandosi ai prati sommitali
  • Gola del Furlo Sentiero 450A - immagine 10 (La Pianaccia)
    L'arrivo alla Pianaccia, incrocio con il sentiero 452
  • Gola del Furlo Sentiero 450A - immagine 11 (Il Sodo)
    Il sentiero termina incrociando il 450 in località "Il Sodo"
Comprensorio:
Gola del Furlo
Località partenza:
Rifugio La Pradella
Località arrivo:
Il Sodo
Lunghezza:
3,9 km
Difficoltà:
T/E
Numero:
450A
Nuova numerazione CAI:
Tempo andata:
1,00 - 1,15 ore
Tempo ritorno:
0,45 - 0,50 ore
Quota partenza:
545 metri
Quota arrivo:
913 metri
Quota massima:
917 metri
Dislivello positivo:
385 metri
Dislivello negativo:
17 metri

Il sentiero 450A del comprensorio della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo è un itinerario, di media difficoltà, che collega i sentieri 450 e 452, sul versante sud del Monte Paganuccio.

Il punto di partenza si trova nei pressi del rifugio forestale La Pradella, ben individuabile a causa della presenza di un segnale dotato di frecce direzionali, che permettono di distinguere la via corretta dal tracciato del sentiero 450 che sale verso la vetta del Paganuccio.

Oltrepassato il rifugio, il percorso inizia subito a salire, con medie pendenze, all'interno del bosco, compiendo alcune piccole svolte in ambiente sempre ombreggiato. La segnaletica è ben presente e permette di seguire agevolmente il sentiero; da notare che su alcuni dei segni è impresso il vecchio numero 154, che contraddistingueva precedentemente l'itinerario oggi noto come 450A.

Dopo aver affrontato un dislivello di circa 100 metri, il percorso si immette in una strada forestale, che si segue per qualche centinaio di metri, in un comodo falsopiano che permette di riprendere fiato, con anche la possibilità di fruire di una bella area di sosta attrezzata con panchine e tavoli, prima di svoltare nuovamente sulla sinistra ancora su sentiero, di nuovo in discreta salita.

Questa parte del tracciato è leggermente più impegnativa, si attraversa l'impluvio del Fosso delle Rave e si inizia quindi a salire alla volta dei prati sommitali, con il bosco che via via si dirada lasciando spazio alle verdi distese erbose che permettono di godere di un magnifico panorama a 360°.

Il percorso raggiunge una strada sbrecciata (lungo la quale termina il sentiero 452 che sale dall'altro versante) posta proprio ai piedi della vetta secondaria denominata "La Pianaccia", riconoscibile dalla presenza sulla sommità di un ripetitore televisivo. Da questo punto si segue la strada verso sinistra, arrivando in breve alla località "Il Sodo", dove il sentiero termina incrociando nuovamente il 450.

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